Apnea National School - Formazione - Apnea - Acquaticità neonatale
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APNEA ACQUATICITA' & BENESSERE PSICOFISICO IN GRAVIDANZA




L’apnea non è solo “arresto volontario della respirazione” ma, se inquadrata in una cornice più ampia, può divenire un viaggio dentro sé stessi alla ricerca di quella serenità interiore che tutti vorremmo ritrovare. Tra i “viaggi” più affascinanti che il genere umano può vivere, quello dello sviluppo dell’embrione e poi del feto nel liquido amniotico è senza dubbio, fisiologicamente parlando, il più interessante.
Artefice dello sviluppo e nascita della vita intrauterina è la donna che, attraverso una costante mutazione fisiologica, si rende protagonista di un percorso straordinario, non privo di “difficoltà”, al quale è necessario dedicare momenti di assoluto benessere, al fine di arrivare psicofisicamente più preparata al momento del travaglio e della fase espulsiva.

Il periodo di gestazione può essere considerato come un allenamento e preparazione per arrivare alla meta nel migliore dei modi. Tra le attività dolci che la donna in gravidanza può scegliere di fare, quelle acquatiche sono tra le più indicate poiché l’acqua rappresenta, sia allegoricamente sia realmente, l’oceano primordiale da cui ha origine la vita, in quanto dà protezione prima al germe vitale, poi all’embrione e quindi al feto. Inoltre, questo liquido, essendo in continuo movimento, culla il nascituro con un ritmo regolare come l’ondeggiare del mare e vi trasmette tutti i messaggi più intimi dell’animo materno.
L’acqua è dunque preziosa sia per il bambino che per la madre anche perché, durante la gestazione, è necessario ripristinare l’equilibrio psicofisico oggi spesso compromesso dai ritmi dell’attuale quotidianità.
L’elemento acqua è quindi un prezioso alleato, a patto che le mamme frequentino strutture ove l’attività acquatica sia specifica per le donne in gravidanza. L’acqua gym, per esempio, non è assolutamente consigliata e le immersioni con autorespiratore sono bandite in quanto, ad oggi, non si sa quali effetti possa avere la pressione idrostatica durante la gravidanza.
E’ bene anche ricordare che “l’acquaticità per il benessere psicofisico in gravidanza” deve essere svolta in strutture adeguate in cui regni un certo silenzio, al fine di creare un ambiente veramente rilassante e dove sia possibile avere come sottofondo della musica che aiuti la gestante a distogliere la mente da pensieri che ne compromettano il rilassamento neuromuscolare.

Ai corsi possono partecipare le gestanti che hanno superato il terzo mese di gravidanza e generalmente la lezione dura un’ora o poco più ed è così suddivisa: un quarto d’ora per le tecniche di rilassamento e respirazione a secco e 45’ / 60’ in acqua. I vari esercizi svolti in acqua aumentano l’elasticità dei muscoli e la flessibilità delle articolazioni, l’acqua aiuta la colonna vertebrale a adattarsi all’aumento del peso e rende più facile l’esecuzione dei movimenti. Inoltre, prepararsi al parto nel dolce abbraccio affettuoso dell’acqua, dà alla donna anche l’occasione di scoprire che l’immersione stimola la percezione sensoriale del corpo, indirizzandola verso una dimensione di benessere. In acqua si avverte subito una bellissima sensazione di leggerezza a causa della diminuzione degli effetti della forza di gravità (principio di Archimede) e i movimenti diventano più armoniosi.
Gli esercizi di respirazione diventano più efficaci e le brevissime apnee proposte durante le lezioni sono propedeutiche per una maggiore introspezione e benessere.
In particolare le gestanti devono apprendere prima le tecniche di respirazione e, successivamente, imparare ad effettuare delle brevissime apnee statiche in assoluto rilassamento. Le lezioni devono essere seguite da istruttori altamente qualificati e con esperienza nel settore pre e post natale. La mente controlla il corpo e nel caso specifico controlla l’apnea, che dovrà essere eseguita dalle gestanti con assoluto impegno al fine di percepire il corpo e le sensazioni positive che dona l’apnea. Alcuni esercizi richiamano alla mente la perfetta quiete del feto nel liquido amniotico e permettono, alla futura mamma, di immedesimarsi nella condizione del bambino che porta in grembo: questo la fa sentire più vicina al piccolo che deve nascere ed ha un prezioso effetto di distensione e relax. E’ bene ricordare che le gestanti non devono mai fare sforzi in apnea ma vivere, per mezzo di essa, sensazioni di assoluto benessere. L’apnea statica quindi non va protratta per molto secondi (max 15”- 25”dopo alcuni incontri) perché sforzare renderebbe spiacevole l’immersione.
Gli esercizi in acqua, sia in superficie che in apnea, stimolano la produzione di endorfine, un anestetico naturale del nostro corpo ed imparare gli esercizi di respirazione, di rilassamento ed apprendere le tecniche specifiche di visualizzazione, possono aiutare la donna in gravidanza ad abbreviare i tempi del travaglio e della fase espulsiva.       
Molto importanti sono anche gli esercizi subacquei atti a simulare il percorso della nascita e gli esercizi per i muscoli perineali.
L’attività acquatica aiuta la gestante a vivere i nove mesi che precedono la nascita in modo ottimale. Non esistono controindicazioni, ma è bene consultare il proprio ginecologo che rilascerà il certificato di idoneità per frequentare le strutture ove praticare tale attività.   

Infine desideriamo ricordare che la donna in gravidanza è generalmente bersagliata da infiniti consigli, accorgimenti, racconti e da numerosi messaggi “promozionali” su come vivere i nove mesi che precedono la nascita.
Tutti questi messaggi possono confondere e fuorviare da quello che dovrebbe essere un percorso fisiologico naturale.
A tal fine Vi consiglio di informarVi diligentemente senza fare “indigestione” e di cogliere solo le nozioni che ritenete le più indicate per Voi.
Infatti:

“ Non esiste il modo ideale, uguale per tutte, di partorire, non lo si può insegnare, ognuna deve trovare dentro di se il modo giusto.
 Il fine della preparazione al parto, a secco o in acqua, è cercare di indicare e sperimentare alcuni strumenti che favoriscano la capacità che ogni donna ha di percepire il proprio corpo, di unire la mente al corpo in una costante introspezione che Vi porterà consapevolmente più preparate al lieto evento”.

 “ Partorire vuol dire: seguire il proprio istinto, avere fiducia in se stesse e nelle proprie capacità, lasciare fare al corpo e non ostacolarlo, ma percepirlo ed assecondarlo”

 

I BENEFICI DEL CORPO IN ACQUA DURANTE LA GRAVIDANZA:
- l’acqua migliora la comunicazione tra gestante e bambino
- Aumenta l’elasticità dei muscoli
- Migliora la respirazione (coscienza del respiro)
- Migliora la flessibilità delle articolazioni
- L’acqua aiuta la colonna vertebrale ad adattarsi all’aumento del peso
- Rende più facile l’esecuzione dei movimenti
- Stimola la percezione sensoriale
- Migliora la circolazione e l’attività metabolica con conseguente miglioramento di apporto di sostanze nutritive a tutto l’organismo
- Si attenuano i piccoli disturbi (vene varicose, edemi etc..)
- Le piccole apnee proposte in acqua possono essere propedeutiche per la fase espulsiva del parto
- In acqua la mente controlla maggiormente il corpo e questo in previsione del parto quando bisognerà “dominare” i dolori del parto senza perdere la capacità di assecondare le spinte.


SITI INTERNET CONSIGLIATI:
-  www.apneanationalschool.it
www.quimamme.it
www.anep.org
www.mipaonline.com
www.mamma.it
www.nascitadolce.it
www.ilnido.org
www.tuttobimbi.it
www.bimbiemamme.it
www.vivaibimbi.it




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